Migliorare i rapporti tra agenti e mandanti

Quando i mercati diventano difficili i rapporti tra venditori e aziende tendono a criticizzarsi.

Pubblicato il 17/06/2020 in formazione vendite, futuro agente commercio, tecniche di vendita, Vendita, vendite dopo covid 19

Le relazioni tra gli agenti e le mandanti sono spesso terreno di scontro e generano reciproca insoddisfazione, specialmente nei periodi in cui il mercato è più cattivo.


Infatti se le cose vanno bene i contrasti tendono a sopirsi all’ombra dei risultati positivi.


Le vendite salgono così come le provvigioni e quindi alla fine sono tutti abbastanza contenti.


Ma nei periodi difficili le accuse e le diffidenze reciproche riemergono prepotentemente e comincia il gioco del rimbalzo delle colpe: gli agenti si lamentano che  “i prezzi sono alti” o “non c’è domanda dei prodotti“ mentre le aziende imputano il peggioramento dei risultati al fatto che “i venditori non sono bravi” o che “non dedicano tempo al marchio”.


In quest’ultimo mese durante i seminari e nei corsi che sto tenendo, spesso gli agenti mi hanno chiesto indicazioni su come migliorare i rapporti con le mandanti ed gli imprenditori o i responsabili, su come gestire la rete agenti.


È facile immaginare che gli attriti con le reti di vendita sono più pericolosi in situazioni di mercato complesse, altamente competitive, caratterizzate da forti discontinuità non previste o contrazioni della domanda. Più o meno quello che sta succedendo in questo periodo.


Le aziende debbono essere vicine al mercato e per fare questo necessitano di professionisti capaci, in grado di interpretare i problemi del cliente e costruire valore prospettando soluzioni.


Il venditore che presenta il catalogo in questi momenti non serve a nessuno!


I rapporti tra azienda ed agenti in genere evolvono per step successivi.


All’inizio rete ed azienda crescono in modo autonomo, senza avere definito modalità di relazione formalizzate. Ognuno è focalizzato sui propri compiti o almeno su quelli che ritiene tali.


I momenti di “contatto” sono molto limitati, qualche telefonata per sapere come vanno le cose da parte delle aziende e poche altre da parte degli agenti quando hanno bisogno di informazioni.


Non c’è una interazione collaborativa.


Successivamente vengono definiti processi e regole per favorire la convivenza prevenendo i contrasti. La rete sa cosa deve fare e in genere si attiene al rispetto delle mansioni.


Spesso le aziende si limitano a chiedere la disponibilità per qualche affiancamento e per partecipare ad una riunione annuale. Queste non sono però quasi mai opportunità per un confronto costruttivo.


In alcuni casi si arriva ad una maggiore integrazione: la rete conosce e comprende le problematiche aziendali, i responsabili dell’azienda sono coinvolti nella gestione dei clienti (almeno quelli più importanti) e del mercato. Le informazioni sono condivise.


Il principio a cui si fa riferimento è: si vince e si perde insieme


In molti casi ognuno tende a sottovalutare il contributo dell’altro e questo finisce per nuocere alle performance aziendali.


I venditori ritengono che le aziende non siano in contatto con quello che succede nella realtà del mercato.


Le aziende pensano che i venditori siano miopi, troppo focalizzati sulle esperienze personali con i singoli clienti, poco consapevoli dello scenario complessivo e degli sviluppi futuri.


Da una indagine SDA Bocconi su un campione di aziende italiane, emerge con evidenza che i processi con maggior impatto sulla performance commerciale sono:



  • pianificazione commerciale

  • motivazione del team di vendita

  • sviluppo-formazione dei venditori

  • integrazione interfunzionale.



Paradossalmente nel caso di aziende con reti indirette le aree in cui il divario tra le performance e le capacità di gestione è più rilevante, sono:



  • motivazione del team di vendita

  • sviluppo-formazione dei venditori

  • integrazione interfunzionale.



in tre delle quattro aree che incidono maggiormente sulle performance, c’è un gap rilevante tra quello che si dovrebbe fare e quello che si fa!


La capacità di innovare, anche nell’organizzazione commmerciale, è fondamentale per affrontare l’attuale situazione di mercato e per costruire un vantaggio competitivo quando i mercati riprenderanno.


Purtroppo sono poche le aziende che si impegnano per analizzare e migliorare il rapporto con la rete vendite.


Parallelamente ci sono ancora troppi agenti che interpretano il loro ruolo come legato alla presentazione dei prodotti a comunicare i prezzi piuttosto che creare valore per il cliente le aziende che rappresentano.


Questi venditori si stanno condannando ad un ruolo assolutamente marginale in cui saranno percepiti come poco utili dal cliente e dalla mandante.


In questa situazione avranno pochissimo potere contrattuale nel gestire la relazione con la mandante e saranno costretti ad accettare qualsiasi condizione venga loro posta.


Ma c’è soluzione? Ovviamente sì!


Alcune cose potrebbero essere messe subito in pratica per altre ci vuole un po’ più di tempo.


In ogni caso è ora di cominciare!


Tra le idee da mettere in pratica alcune possono essere:


Per le aziende



  • Migliorare la comunicazione: organizzare riunioni periodiche (almeno trimestrali) in cui confrontarsi sulle opportunità e sui problemi. Concentrare la discussione sulle azioni utili per superare le difficoltà e cogliere le opportunità

  • Prevedere soggetti di collegamento in grado di riportare in azienda le necessità del mercato e contribuire alla loro soddisfazione. Coinvolgere la rete nei progetti dell’azienda.

  • Qualificare la rete. Percorsi di formazione e selezione



Per gli agenti



  • Imparare a guardare la realtà con gli occhi delle aziende

  • Ripensare al proprio ruolo

  • Accrescere le competenza

  • Sfruttare le risorse delle aziende



Cosa ne pensate?


Per i professionisti della vendita che vogliono accrescere le proprie competenze ho scritto l’e-book “Costruire valore per vendere con successo”.


e_book immagine.jpg


Si può scaricare al link www.professoretecnichedivendita.it/e-book


 


Condividi con

Francesco Galiotta
Le linee guida vengono nella maggior parte dei casi stabilite insieme agente-mandante. In questo periodo purtroppo, si evidenzia erroneamente l aspetto del prezzo che non e' l elemento principale della contrattazione.Altro aspetto le modalità di pagamento che non sempre verrebbero rispettate. Due aspetti che sembrano irrilevanti ma che sono al centro delle discussioni tra agente e mandante. Non credo sia necessario vendere,ma vendere bene senza sconti ulteriori. Creare valore per il cliente ,per l agente ed fare crescere il valore competitivo della azienda,questa credo sia la missione fondamentale per tutti.
26/06/2020 - Rispondi
Professoretecnichedivendita.it
Galiotta è vero nei periodi di difficoltà il prezzo torna sempre al centro e non sempre per motivi oggettivi. Quello che dice lei è corretto se il valore percepito dal cliente nel suo complesso con la nostra offerta, non è superiore al sacrificio richiesto (anche economico) la vendita non si chiude. Quindi l'aspetto fondamentale è costruire valore. ovviamente sono d'accordo tanto che ho scritto un ebook: costruire valore per vendere con successo, in cui cerco di accompagnare i venditori lungo questo percorso.
26/06/2020 - Rispondi

Scrivi un commento

 
Iscriviti alla newsletter per essere informato sulle novità del blog

Scarica l'e-book 'Costruire valore per vendere con successo'
Acquista l'e-book
150 pagine di soluzioni concrette per vendere con successo

Scarica il report
 
Scarica il report
Commercial Agent 4.0